Nuove cure tumori: dieta ipoglicemizzante attiva cellule immunitarie

Nuove cure tumori: dieta ipoglicemizzante attiva cellule immunitarie

Nuove cure tumori: dieta ipoglicemizzante attiva cellule immunitarie. Un gruppo di ricercatori dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano in collaborazione con l’Istituto Firc di Oncologia Molecolare (Ifom) e con il supporto economico di Fondazione Airc ha dimostrato che una dieta ipoglicemizzante, che prevede una drastica restrizione calorica ciclica, ha effetti positiva contro i tumori.

Lo studio è pubblicato sulla rivista scientifica Cancer Discovery e mostra che i risultati sono sicuri e la dieta è ben tollerata nei pazienti oncologici sotto supervisione medica.  

Dieta ipoglicemizzante riduce i fattori di crescita del tumore

Secondo Filippo de Braud, Direttore del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia presso INT e Professore Ordinario presso l’Università di Milano, promotore della ricerca commenta: “I risultati di questo studio clinico sono quindi particolarmente incoraggianti per lo sviluppo futuro di questa strategia sperimentale perché dimostrano che la dieta ipoglicemizzante è sicura, fattibile e associata a un recupero del peso nella maggior parte dei pazienti oncologici trattati.”

“Il fatto che la dieta ipoglicemizzante riesca a ridurre i livelli ematici di glucosio e di fattori di crescita in maniera simile a quanto osservato in esperimenti con animali di laboratorio costituisce il presupposto biologico per la sperimentazione di questo approccio terapeutico in pazienti affetti da diverse forme di tumore”, ha aggiunto de Braud.

Claudio Vernieri, Oncologo Medico presso la Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori e direttore del programma sperimentale di “Riprogrammazione Metabolica dei Tumori Solidi” presso IFOM, spiega: “Il risultato più rilevante di questo studio consiste nella scoperta che uno specifico schema di dieta ipoglicemizzante di 5 giorni, seguito ciclicamente (ogni 3-4 settimane), è stato ben tollerato da 101 pazienti oncologici. Inoltre in seguito a tale dieta, nei pazienti si sono attivate alcune cellule del sistema immunitario che hanno un ruolo importante nel riconoscere e uccidere le cellule tumorali”.

In cosa consiste la dieta ipoglicemizzante antitumorale?

La dieta ipoglicemizzate, che deve essere prescritta dal medico, prevede alimenti di origine vegetale (verdure, pane integrale, olio extravergine di oliva, frutta fresca e secca) in quantità limitate e prestabilite.

Lo studio ha coinvolto pazienti con diverse tipologie di neoplasie, tra cui tumore della mammella, del colon e del polmone.

Le ricerche degli ultimi anno effettuate dai laboratori di IFOM e da altri Istituti, hanno dimostrato che il digiuno ciclico, o diversi schemi di diete ipoglicemizzanti, sono in grado di potenziare gli effetti antitumorali della chemioterapia e della immunoterapia.

Ciò è dovuto alla riduzione della concentrazione nel sangue di glucosio e fattori di crescita che stimolano la moltiplicazione delle cellule tumorali, come l’insulina e il fattore di crescita insulino-simile.

I risultati degli esperimenti in laboratorio sono stati molto promettenti ed il nuovo studio ha dato una prova preliminare della reale applicabilità del digiuno e delle diete ipoglicemizzanti nella pratica clinica oncologica.

Dieta ipoglicemizzate su pazienti oncologici senza effetti collaterali

Oltretutto, la dieta ipoglicemizzante ciclica non ha mostrato effetti collaterali ed è stata ben tollerata anche in soggetti fragili come i pazienti oncologici.

Questi risultati dovrenno essere confermati in gruppi più ampi di pazienti. R

Raccogliendo e analizzando campioni di sangue prelevati prima e dopo i 5 giorni di dieta ipoglicemizzante, Licia Rivoltini, che dirige l’Unità di Immunoterapia dei Tumori, ha scoperto che: “la dieta ipoglicemizzante aumenta la presenza nel sangue di cellule immunitarie ‘buone’ come i linfociti T citotossici e le cellule Natural Killer. Queste cellule sono potenzialmente in grado di riconoscere e uccidere le cellule tumorali. Al tempo stesso la dieta sembra ridurre le cellule immunitarie ‘cattive’ che aumentano l’infiammazione sistemica e impediscono a quelle ‘buone’ di funzionare in maniera adeguata”.

Infine, aggiunge Claudio Vernieri: Analisi più sofisticate effettuate su tessuto tumorale prelevato prima e dopo la dieta hanno evidenziato un incremento delle cellule immunitarie ‘buone’ non solo nel sangue, ma anche all’interno del tumore. Verosimilmente, lo ‘shock’ metabolico indotto dalla dieta ipoglicemizzante incrementa e attiva tali cellule del sistema immunitario nel sangue, e facilita il loro spostamento dal sangue all’interno del tumore, dove esse potrebbero riconoscere ed eliminare in modo più efficiente le cellule tumorali. Questi risultati incoraggianti, se saranno validati in gruppi più ampi di pazienti, potranno essere il presupposto anche per combinare la dieta ipoglicemizzante con farmaci immunoterapici in futuri studi sperimentali”.

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