Nuovo test della saliva per diagnosi precoce tumore al seno

Nuovo test della saliva per diagnosi precoce tumore al seno

Nuovo test della saliva per diagnosi precoce tumore al seno.

Si tratta di un metodo innovativo per la diagnosi del tumore al seno che utilizza un dispositivo portatile basato su una tecnologia di test della saliva. Il dispositivo è stato sviluppato da un team di ricerca composto da membri dell’Università della Florida e dell’Università Nazionale Yang Ming Chiao Tung di Taiwan.

Come funziona il test della saliva per la diagnosi del tumore al seno?

Il dispositivo è delle dimensioni di una mano e sfrutta la piattaforma Arduino, originariamente sviluppata in Italia nel 2005 per creare dispositivi elettronici in modo accessibile e semplice. Il sensore è in grado di rilevare le molecole-firma del cancro, chiamate biomarcatori (HER2 e CA15-3), presenti nella saliva. Ciò consente una diagnosi rapida, entro 5 secondi, rispetto ai metodi tradizionali che richiedono giorni per ottenere i risultati.

Il funzionamento del dispositivo coinvolge l’uso di strisce di carta trattate con anticorpi specifici che si legano ai biomarcatori caratteristici del tumore al seno in risposta a impulsi elettrici. Il biosensore richiede solo una piccola quantità di saliva e può fornire risultati accurati anche con concentrazioni molto basse di molecole-firma del cancro, nell’ordine di un femtogrammo per millilitro.

Un aspetto significativo di questa tecnologia è la sua economicità, soprattutto quando confrontata con tecnologie più avanzate come la risonanza magnetica. La striscia reattiva costa solo pochi centesimi, mentre il circuito riutilizzabile ha un costo di circa 5 dollari. Questo rende il dispositivo potenzialmente accessibile anche in aree con risorse limitate, come nei Paesi in via di sviluppo, dove l’accesso a tecnologie più avanzate potrebbe essere limitato.

Hsiao-Hsuan Wan, che ha guidato lo studio presso l’Università della Florida, sottolinea l’entusiasmo per l’opportunità di avere un impatto significativo in aree in cui le persone potrebbero non aver avuto accesso alle risorse necessarie per i tradizionali test di screening per il tumore al seno.

 I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Vacuum Science & Technology B.