Vampate di calore in menopausa approvato il primo farmaco non ormonale

Vampate di calore in menopausa approvato il primo farmaco non ormonale

Vampate di calore in menopausa approvato il primo farmaco non ormonale.

La Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha approvato un nuovo medicinale chiamato Veozah per il trattamento delle vampate di calore, uno dei sintomi più fastidiosi della menopausa. Ciò che rende questo prodotto unico è che non è un farmaco ormonale come quelli usati finora per alleviare questi disturbi. Invece, agisce direttamente sui circuiti cerebrali responsabili delle vampate di calore e delle sudorazioni notturne.

Cause vampate di calore in menopausa

Durante la transizione verso la menopausa, che di solito avviene tra i 45 e i 55 anni, la produzione degli ormoni sessuali estrogeni e progesterone diventa irregolare e diminuisce fino a quando il ciclo mestruale scompare completamente. La menopausa inizia ufficialmente dopo almeno 12 mesi dall’ultima mestruazione e segna la fine della fase fertile di una donna.

Durante questo periodo, molte donne sperimentano sintomi sgradevoli come mal di testa, affaticamento, disturbi della memoria e soprattutto vampate di calore, che si manifestano con improvvisi e intensi calori che sembrano diffondersi nella parte superiore del corpo. Questi sintomi possono interferire con le attività quotidiane e, se si verificano di notte, possono compromettere la qualità del sonno.

Terapia ormonale contro le vampate di calore

Per molti anni, alle donne con sintomi gravi della menopausa è stata prescritta una terapia ormonale sostitutiva (TOS), che consiste nell’assunzione di estrogeni e progesterone per compensare la mancanza di produzione ormonale del corpo. Tuttavia, questi farmaci possono avere effetti collaterali come un aumento del rischio di ictus, trombosi venosa e cancro al seno, quindi sono generalmente riservati alle donne con sintomi più debilitanti o che vivono la menopausa in modo molto negativo.

Veozah blocca neurotrasmettitore

Il nuovo medicinale chiamato Veozah, sviluppato dall’azienda giapponese Astellas Pharma, agisce bloccando il legame tra un neurotrasmettitore chiamato neurochinina B e un tipo di cellula nervosa chiamata neurone kisspeptina/neurochinina/dinorfina (KNDy), che è coinvolta nella regolazione della dissipazione del calore. Modulando l’attività di questi neuroni, il medicinale riesce a ridurre le vampate di calore.

Veozah si basa sulla nuova molecola Fezolinetant, antagonista del recettore della neurochinina 3 (NK3).

Nei test clinici, il farmaco ha ridotto la frequenza delle vampate di calore di circa il 60% nelle donne che le sperimentavano moderatamente o gravemente ogni settimana, rispetto a una riduzione del 45% in quelle che hanno ricevuto un placebo. Il medicinale ha anche alleviato l’intensità delle vampate di calore e migliorato la qualità del sonno notturno.

L’approvazione di Veozah è una buona notizia per le donne che fino ad ora hanno avuto poche alternative per gestire i sintomi debilitanti della menopausa. È anche una vittoria per la medicina di genere, che tiene conto delle differenze biologiche nell’influenzare lo stato di salute delle persone.

La ricerca sull’influenza dei circuiti cerebrali nella regolazione della temperatura corporea è stata condotta principalmente su topi maschi, quindi è ancora una questione aperta comprendere come ciò si applichi alle persone, in particolare alle donne. Pertanto, sono in studio anche altri farmaci che agiscono su recettori di neurotrasmettitori simili.