Si può leggere nel pensiero? Sviluppata nuova tecnologia basata su AI di Meta

Si può leggere nel pensiero? Sviluppata nuova tecnologia basata su AI di Meta

Si può leggere nel pensiero? Sviluppata nuova tecnologia basata su AI di Meta.

Un team di ricercatori presso Meta, la società che possiede Facebook, Instagram e WhatsApp, ha sviluppato una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale che può leggere i pensieri delle persone e tradurli in parole comprensibili. L’obiettivo principale di questa tecnologia è fornire uno strumento di comunicazione per i pazienti che hanno subito gravi traumi cerebrali e non sono più in grado di parlare, scrivere o utilizzare il linguaggio dei segni.

Sviluppo della tecnologia AI

I ricercatori di Meta hanno sfruttato la separazione funzionale tra l’area del cervello responsabile della formazione delle parole e della comprensione del linguaggio e quella che controlla i muscoli volontari, inclusi quelli della bocca. Hanno chiesto a 169 volontari di sottoporsi a risonanza magnetica ed elettroencefalogramma mentre ascoltavano audiolibri in inglese e olandese. Durante questa fase, sono state registrate oltre 150 ore di attività cerebrale che mostrano i processi coinvolti nella comprensione del testo. Tuttavia, queste registrazioni presentano un rumore di fondo che rende difficile isolare l’attività cerebrale legata alla comprensione di singole parole.

Al momento, l’algoritmo sviluppato funziona solo sui testi degli audiolibri utilizzati per l’addestramento. Mentre il volontario ascolta la narrazione tramite cuffie, l’algoritmo è in grado di estrarre il testo dall’attività cerebrale. Il passo successivo è quello di estendere la capacità del sistema affinché possa funzionare anche senza un dataset predefinito di supporto.

Questa tecnologia potrebbe aiutare migliaia di pazienti che, a causa di un trauma, hanno perso la capacità di comunicare con il mondo esterno. Tuttavia, solleva anche questioni etiche in quanto implica l’accesso al cervello delle persone e la lettura dei loro pensieri.

Eliminare rumore di fondo dal segnale cerebrale

Per eliminare il rumore dal segnale cerebrale correlato all’identificazione del testo, gli ingegneri di Meta hanno adattato un algoritmo di intelligenza artificiale sviluppato nel 2020 per estrarre tracce chiare da file audio registrati in ambienti rumorosi. Questo algoritmo è stato adattato e applicato alle registrazioni dell’attività cerebrale dei volontari, consentendo di isolare l’attività cerebrale legata alla comprensione del testo. I ricercatori hanno creato un ampio dataset che correla la comprensione di singole parole, come ad esempio “gatto”, all’attività neurale che rappresenta quella parola nel cervello.

A questo punto, il sistema può leggere l’attività di creazione delle parole nel cervello utilizzando risonanza magnetica ed elettroencefalogramma, e riprodurla sotto forma di file testuale o audio.